giovedì 28 aprile 2016

Pagaiata sul Sebino 2016 – 3 Aprile 2016

Con l’inizio della Primavera, la variabilità del meteo è una costante ed è ciò che più angustia chi organizza, che poi sarebbe l’ellebi, che pur con una  consolidata esperienza, risente nella fase preparatoria di una tensione legata alle incertezze e bizze del tempo. Che sia meglio sapere che pioverà? Dubbia la risposta.
Già al Sabato i primi arrivi a Marone, chi con i camper e chi presso il Villaggio Turiostico Breda e in serata, quattro passi per una buona pizzata e tante chiacchiere.
Gradita la visita dell’amico Luigi che ha trovato occasione per raccontare una serie infinita di aneddoti legati alle uscite sull’Iseo del passato, senza risparmiarsi gli aneddoti più recenti. In leggero calo le barzellette che normalmente risultano un po’ datate, ma questo è il Luigi.  
Per questa escursione sul Sebino, le previsioni meteo e le loro evoluzioni  sono state in costante miglioramento, e di primo mattino al Villaggio Turistico Breda splendeva un bel sole, non un alito di vento, lago piatto e un panorama rilassante con la vista dell’Isola di Loreto, di Monte Isola e della costa bergamasca.
Il bel tempo ha poi accompagnato il gruppo per tutta la giornata e anche la brezza pomeridiana da Sud è stata decisamente debole.
Gli arrivi si susseguono e cortese è l’accoglienza della Sig.ra Antonietta al Villaggio.



Il consueto briefing è tenuto da Enrico, che del Sebino conosce tutti i segreti, e dopo aver dato il “welcome” ai presenti, illustra sulla mappa il percorso. Al percorso iniziale vengono apportate alcune modifiche, dando priorità al “ponte di Christo”, la novità assoluta 2016 del bresciano, attualmente in fase di costruzione, per cui l’Orrido di Zorzino rimane meta futura.




I presenti prestano molta attenzione alle indicazioni e subito si preoccupano del dove sarà la sosta pranzo. Viene prospettato anche un percorso più breve per coloro che sono alla prima o primissime uscite.
Per la sicurezza si identificano coloro che hanno capacità tecnica di prestare soccorso in caso di ribaltamento che è sì fatto raro, da prevedere ma non da escludere.
Cosa dire di colei che è fotogenica e posa per il fotografo?
Cosa dire di chi sfoggia nuovo abbigliamento e posa anch’essa?
Cosa dire di chi si libera dagli impegni per essere presente al raduno?
L’imbarco dei 23 avviene lentamente, ma alla fine con lieve ritardo si prende il via con l’affidabile Enrico in testa, si costeggia Monte Isola sino a Sulzano dove al gruppo vengono fornite indicazioni sul dove verrà installato il ponte galleggiante.
Monte Isola è la più grande isola lacustre d’Europa e il paesaggio della giornata muta sia nei colori che nelle luci trasferendo ai visitatori una rilassatezza confortante, ma la stanchezza?
In navigazione si formano gruppetti chiacchierini e a distanza si sente questo gradevole vociferare che dà la sensazione di libertà e di benessere tra vecchie e nuove conoscenze.
La meta successiva è il promontorio di Montecolo e dopo la serie di campeggi, aperti ma con solo con pochi stanziali, in quanto la stagione turistica è ancora prematura.
A ridosso di Montecolino è il cantiere per la costruzione delle bianche piattaforme in polietilene e la nostra Guida lacustre è pronta ad alimentare i partecipanti con tutta una serie di dettagli che le “guide turistiche” si sognano a partire dalle caratteristiche tecniche, i punti di collegamento, gli impegni organizzativi che per essere di successo, richiedono uno sforzo notevole da parte di Comuni e Provincia sia economico che logistico.


Domande e risposte si susseguono, ma dopo le foto alle piattaforme, è bene riprendere la navigazione puntando sull’Isola di San Paolo dove si giunge un po’ allargati malgrado le raccomandazioni per un gruppo unito, ma questa è una vecchia storia che l’ellebi preferisce non trattare in questo documento di cronaca di una bella giornata, anche se i più già sanno.
Nella breve sosta in acqua, la nostra illustre Guida lacustre informa sulla storia della piccola Isola, una volta monastero ed ora “privata”, allargando l’illustrazione su Monte Isola, della sua vita, dei suoi borghi e fornendo dettagli sulla abitudini locali. Una visita a piedi è raccomandabile per apprezzare i pittoreschi e caratteristici borghi di pescatori. Se ne prende nota per una prossima visita più mirata.
Non sono mancati i cenni sui monti circostanti a partire dalla cima più in vista, quella che sfiora i due mila metri del Monte Guglielmo meglio conosciuto localmente con “il Golem” a separare il lago dalla Val Trompia.  
Coloro che non hanno potuto sentire le spiegazioni di cui sopra, si sono persi quei cenni illustrativi che vengono a mancare nella maggior parte dei raduni di kdm, ma ovviamente ci sono anche le eccezioni e questa è una di quelle.
La stanchezza dovuta a mancanza di allenamento, la posizione o la postura assunta nel kayak crea qualche disturbo oltre ai sintomi di fame incombenti e la domanda … ma quando facciamo sosta? si diffonde a macchia d’olio.
Il lato dell’isola rivolto alla costa bergamasca è il migliore dell’isola stessa, la strada corre alta e invisibile dal lago sino a Siviano che appare disteso sulle pendici di Monte Isola. Nella parte più a Nord c’è l’approdo adatto per il  gruppo e finalmente … la sosta pranzo.
Sulle balze della costa tra gli ulivi sono i tavoli da pick-nick stile americano e qui viene consumato il pasto e i menù sono abbastanza vari, ma cosa dire dei cappelletti in brodo caldo cucinati sul posto? Un assaggio, una leccornia!


L’esperienza del fornello dovrebbe essere maggiormente diffusa e in tal senso si promuoverà l’idea.
Dopo dolci, dolcetti, cioccolatini, caffè con o senza la correzione, l’avvisatore acustico richiama l’attenzione per la ripartenza e viene proposto un rientro a Marone o un percorso verso nord e ritorno.


Un moto ondoso artificialmente creatosi, induce il gruppo a solcare l’onda in velocità rendendo divertente il momento.
Coloro che hanno necessità di rientrare presto o coloro che accusano un po’ di stanchezza o dolorini diffusi sostano a Marone mentre gli altri proseguono lungo costa sin quasi a Punta delle Croci Bresciane.
Facile il ritorno alla base per gli ultimi saluti e per concordare il prossimo appuntamento, “… un giro sul Cusio” in programma per il week-end succes-sivo.
La “pagaiata sul Sebino” è nata quest’anno sotto una buona stella e speriamo che sia così anche per gli altri due incontri del “trittico di Aprile”.

                                                                                              (Ellebi)






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