Con
l’inizio della Primavera, la variabilità del meteo è una costante ed è ciò che
più angustia chi organizza, che poi sarebbe l’ellebi, che pur con una
consolidata esperienza, risente nella fase preparatoria di una tensione legata
alle incertezze e bizze del tempo. Che sia meglio sapere che pioverà? Dubbia la
risposta.
Già
al Sabato i primi arrivi a Marone, chi con i camper e chi presso il Villaggio
Turiostico Breda e in serata, quattro passi per una buona pizzata e tante
chiacchiere.
Gradita
la visita dell’amico Luigi che ha trovato occasione per raccontare una serie
infinita di aneddoti legati alle uscite sull’Iseo del passato, senza
risparmiarsi gli aneddoti più recenti. In leggero calo le barzellette che
normalmente risultano un po’ datate, ma questo è il Luigi.
Per
questa escursione sul Sebino, le previsioni meteo e le loro evoluzioni sono state in costante miglioramento, e di
primo mattino al Villaggio Turistico Breda splendeva un bel sole, non un alito
di vento, lago piatto e un panorama rilassante con la vista dell’Isola di
Loreto, di Monte Isola e della costa bergamasca.
Il
bel tempo ha poi accompagnato il gruppo per tutta la giornata e anche la brezza
pomeridiana da Sud è stata decisamente debole.
Gli
arrivi si susseguono e cortese è l’accoglienza della Sig.ra Antonietta al
Villaggio.
Il
consueto briefing è tenuto da Enrico, che del Sebino conosce tutti i segreti, e
dopo aver dato il “welcome” ai presenti, illustra sulla mappa il percorso. Al percorso
iniziale vengono apportate alcune modifiche, dando priorità al “ponte di
Christo”, la novità assoluta 2016 del bresciano, attualmente in fase di
costruzione, per cui l’Orrido di Zorzino rimane meta futura.
I
presenti prestano molta attenzione alle indicazioni e subito si preoccupano del
dove sarà la sosta pranzo. Viene prospettato anche un percorso più breve per
coloro che sono alla prima o primissime uscite.
Per
la sicurezza si identificano coloro che hanno capacità tecnica di prestare
soccorso in caso di ribaltamento che è sì fatto raro, da prevedere ma non da escludere.
Cosa
dire di colei che è fotogenica e posa per il fotografo?
Cosa
dire di chi sfoggia nuovo abbigliamento e posa anch’essa?
Cosa
dire di chi si libera dagli impegni per essere presente al raduno?
L’imbarco
dei 23 avviene lentamente, ma alla fine con lieve ritardo si prende il via con
l’affidabile Enrico in testa, si costeggia Monte Isola sino a Sulzano dove al
gruppo vengono fornite indicazioni sul dove verrà installato il ponte
galleggiante.
Monte
Isola è la più grande isola lacustre d’Europa e il paesaggio della giornata
muta sia nei colori che nelle luci trasferendo ai visitatori una rilassatezza
confortante, ma la stanchezza?
In
navigazione si formano gruppetti chiacchierini e a distanza si sente questo
gradevole vociferare che dà la sensazione di libertà e di benessere tra vecchie
e nuove conoscenze.
La
meta successiva è il promontorio di Montecolo e dopo la serie di campeggi,
aperti ma con solo con pochi stanziali, in quanto la stagione turistica è ancora
prematura.
A
ridosso di Montecolino è il cantiere per la costruzione delle bianche
piattaforme in polietilene e la nostra Guida lacustre è pronta ad alimentare i
partecipanti con tutta una serie di dettagli che le “guide turistiche” si
sognano a partire dalle caratteristiche tecniche, i punti di collegamento, gli impegni
organizzativi che per essere di successo, richiedono uno sforzo notevole da
parte di Comuni e Provincia sia economico che logistico.
Domande
e risposte si susseguono, ma dopo le foto alle piattaforme, è bene riprendere
la navigazione puntando sull’Isola di San Paolo dove si giunge un po’ allargati
malgrado le raccomandazioni per un gruppo unito, ma questa è una vecchia storia
che l’ellebi preferisce non trattare
in questo documento di cronaca di una bella giornata, anche se i più già sanno.
Nella
breve sosta in acqua, la nostra illustre Guida lacustre informa sulla storia
della piccola Isola, una volta monastero ed ora “privata”, allargando
l’illustrazione su Monte Isola, della sua vita, dei suoi borghi e fornendo dettagli
sulla abitudini locali. Una visita a piedi è raccomandabile per apprezzare i
pittoreschi e caratteristici borghi di pescatori. Se ne prende nota per una prossima
visita più mirata.
Non
sono mancati i cenni sui monti circostanti a partire dalla cima più in vista,
quella che sfiora i due mila metri del Monte Guglielmo meglio conosciuto
localmente con “il Golem” a separare il lago dalla Val Trompia.
Coloro
che non hanno potuto sentire le spiegazioni di cui sopra, si sono persi quei
cenni illustrativi che vengono a mancare nella maggior parte dei raduni di kdm,
ma ovviamente ci sono anche le eccezioni e questa è una di quelle.
La
stanchezza dovuta a mancanza di allenamento, la posizione o la postura assunta
nel kayak crea qualche disturbo oltre ai sintomi di fame incombenti e la
domanda … ma quando facciamo sosta? si diffonde a macchia d’olio.
Il
lato dell’isola rivolto alla costa bergamasca è il migliore dell’isola stessa,
la strada corre alta e invisibile dal lago sino a Siviano che appare disteso
sulle pendici di Monte Isola. Nella parte più a Nord c’è l’approdo adatto per
il gruppo e finalmente … la sosta
pranzo.
Sulle
balze della costa tra gli ulivi sono i tavoli da pick-nick stile americano e qui
viene consumato il pasto e i menù sono abbastanza vari, ma cosa dire dei
cappelletti in brodo caldo cucinati sul posto? Un assaggio, una leccornia!
L’esperienza
del fornello dovrebbe essere maggiormente diffusa e in tal senso si promuoverà
l’idea.
Dopo
dolci, dolcetti, cioccolatini, caffè con o senza la correzione, l’avvisatore
acustico richiama l’attenzione per la ripartenza e viene proposto un rientro a
Marone o un percorso verso nord e ritorno.
Un
moto ondoso artificialmente creatosi, induce il gruppo a solcare l’onda in
velocità rendendo divertente il momento.
Coloro
che hanno necessità di rientrare presto o coloro che accusano un po’ di
stanchezza o dolorini diffusi sostano a Marone mentre gli altri proseguono
lungo costa sin quasi a Punta delle Croci Bresciane.
Facile
il ritorno alla base per gli ultimi saluti e per concordare il prossimo
appuntamento, “… un giro sul Cusio” in programma per il week-end succes-sivo.
La
“pagaiata sul Sebino” è nata quest’anno sotto una buona stella e speriamo che
sia così anche per gli altri due incontri del “trittico di Aprile”.
(Ellebi)